C'è un argomento più importante dell'amore? L'amore è un sogno, o una realtà indispensabile per noi umani? Aprire questo libro, una raccolta di oltre sessanta poesie che raccontano di un sentiero d'amore percorso con intensità - espresso nell'inusitata forma di un prosimetro, che richiama fortemente il prosimetro per eccellenza, la Vita Nova di Dante - ci porta, con versi di straordinaria lirica dolcezza, in luoghi dove certo l'amore si conferma come un sogno, ma un sogno davvero speciale: il primo dei sogni, dunque il primo dei progetti che gli umani cercano di realizzare per affrontare le durezze del vivere. Dalla lettura dei versi risalta l'inevitabilità dell'amore come tensione che, attraverso le parole e i gesti, permea la vita di tutti i giorni e ha il momento privilegiato quando scocca l'attrazione fra due persone, momento magico in cui si accoppiano anche la speranza di felicità e la disponibilità a migliorarsi. Non è un caso che già in una delle prime poesie (qui il pensiero corre subito al Socrate che nel Simposio dichiara Eros figlio della penuria) l'A. stesso si definisca "difettoso mortale": richiamando così la naturale imperfezione dell'uomo, quindi di se stesso in quanto mancante di molte cose. Vuole dirci, in questo modo, che solo nella capacità d'amare sta la possibilità di un riscatto dalle proprie insufficienze e di questo la donna, una vera donna, è l'indispensabile protagonista. E protagonista del romanzo, perché di un romanzo d'amore si tratta nel suo insieme di versi e commenti in prosa, è appunto una donna: Iris, una donna reale, ma quasi, anche, una Beatrice del terzo millennio, summa simbolica delle donne che hanno formato l'esperienza d'amore della vita dell'A. Corrispondente perfetta, Iris, del discorso d'amore che si snoda lungo versi che cantano non un égoisme à deux ma un rapporto aperto al mondo, come è dimostrato dalla presenza di alcune poesie dedicate a temi di natura civile, ambientale o addirittura, essendo l'A. un nuovo arrivato nel campo della poesia, a esercitazioni sull'arte poetica. Un ragionare d'amore, in cui si coglie l'influenza di poeti antichi e contemporanei, unico antidoto alle crisi che in ogni tempo, e particolarmente quella di oggi che riguarda tutto il pianeta, colpiscono le società umane.
AUTORE: Amerigo Cherici è un architetto, laureato al Politecnico di Milano, che ha sempre affiancato al suo mestiere – fra i suoi lavori il Piano Urbanistico Regionale, le Idrovie regionali, il Parco archeologico e monumentale di Aquileia con Marcello D'Olivo, oltre a vari progetti urbanistici e opere pubbliche nei campi paesaggistico, ambientale e turistico, come il Parco Grado–Aquileia-Palmanova vincitore del premio nazionale IQU - l'attività dello scrivere. Ha pubblicato articoli e libri fra cui "Aquileia-Quadri dal parco archeologico", e "Udine bellissima", in cui sono esaminate le ragioni della bellezza di Udine, finalizzate alla sua valorizzazione. Numerose le sue partecipazioni a convegni e conferenze: risale al 1974 la prima, sui centri storici regionali. Ultimamente, stimolato dalla personalità di poeti e scrittori frequentati nelle associazioni culturali di cui fa parte, ha ampliato i suoi interessi alla letteratura. Appassionato di Dante, ha tenuto diverse conferenze all'Università di Udine sulla Divina Commedia, ed è attualmente coinvolto nella scrittura di racconti e poesie, di cui è testimone il prosimetro "Innamorati nel mondo".
PREZZO | 14,00 € | ||||
ISBN | 9788832237115 | ||||
EDIZIONE | 30.05.2019 | ||||
FORMATO | 145X210 | ||||
PAGINE | 148 | ||||
COPERTINA | MORBIDA con alette | ||||
PARTICOLARI | PROSIMETRO | ||||